Voci, canti e leggende di donne, sirene e monacelli di Napoli tra terra e mare
Uno spettacolo di Maria Angela Robustelli

LO SPETTACOLO

Napoli è leggenda. È cunto, danza voci. È donna e uomo, è acqua e fuoco. La consistenza della città è quantomeno ambivalente. Fuoco e acqua, rosso e bianco, fertilità e morte; è patto d’amore e devozione e poi abbandono.
Rito pagano e credenza popolare radicata. È canto a voce spiegata e tamburi. È danza.
C’è un lembo di spiaggia tra terra e mare dove sorsero i Campi Flegrei. È qui che una misteriosa cantrice (Iside, figura significativa legata alle origini di Napoli) fa un rito suonando dei tamburi e inizia a racconta una storia, evocandone i protagonisti e facendoli rivivere in scena.

A partire dall’origine mitica della città, legata alla leggenda di una sirena che si sacrifica per un amore non corrisposto, LA LUNA È UNA MUJER, attraversa questo mito, solcando le acque del mare, rintracciandone le origini mistiche ed antropologiche fino ad arrivare in l’America Latina e in Africa Occidentale. E lo fa passando in rassegna canti popolari, danze tarantolate, racconti antichi di tradizione aurale, e personaggi emblematici di figure esoteriche, pescatori, santi e donne legate a Napoli ed al suo mare. Così, Partenope, Michelemmà, ‘o Munaciell, San Gennaro, la Llorona e Mami Wata si scopriranno legate da un fil rouge che le unisce alle origini della città, ai suoi misteri ed ai suoi luoghi.

La messa in scena, della durata di un’ora e dieci senza intervallo, è rivolta a studenti delle Scuole di Primo e Secondo grado e prevede canti e musica dal vivo, coreografie della pizzica tarantata e un intenso coinvolgimento del pubblico in sala.

Target: Lo spettacolo è diretto alle scuole secondarie di 1° e 2° grado

Napoli è leggenda. È cunto, danza voci. È donna e uomo, è acqua e fuoco. La consistenza della città è quantomeno ambivalente. Fuoco e acqua, rosso e bianco, fertilità e morte; è patto d’amore e devozione e poi abbandono. Rito pagano e credenza popolare radicata. È canto a voce spiegata e tamburi. È danza. C’è un lembo di spiaggia tra terra e mare dove sorsero i Campi Flegrei. È qui che una misteriosa cantrice (Iside, figura significativa legata alle origini di Napoli) fa un rito suonando dei tamburi e inizia a racconta una storia, evocandone i protagonisti e facendoli rivivere in scena.

AL TEATRO ACACIA - Via Raffaele Tarantino, 10 - 80128 Napoli NA

21 GENNAIO 2025 - ORARI 9:00 - 11:30

MUSICAL € 10.00

Target: Lo spettacolo è diretto alle scuole secondarie di 1° e 2° grado